Visione e Statuto dell'associazione
Intendiamo con il nostro operato attivo su più campi, perseguire le seguenti finalità civiche, solidaristiche e di utilità sociale:
Diffusione della cultura della Legalità e della coscienza antimafiosa
Osservatorio politico-sociale sui temi della illegalità mafiosa e sulle più diverse forme (individuali e collettive) di mancato rispetto e riconoscimento dei principi costituzionali.
Valorizzazione della memoria storica, degli avvenimenti e delle persone che hanno operato e operano contro la corruzione e le mafie.
Storia
L’Associazione trae le sue origini dal Gruppo Peppino Impastato del Movimento delle Agende Rosse di Milano nato nella primavera del 2014: a oggi, pur essendosi costituita come realtà a se stante, mantiene un forte legame ideale con il Movimento nazionale il cui leader è Salvatore Borsellino, fratello del magistrato Paolo. L’Associazione nasce il 7 giugno 2018 e conferma la scelta della figura di Peppino Impastato al quale aggiunge Adriana Castelli, una compagna e amica di tante battaglie, quali esempi sempre vivi, di vero impegno civile, quotidiano e concreto.
Facendo proprio il monito di Paolo Borsellino:
“Parlate della mafia. Parlatene alla radio, in televisione, sui giornali. Però parlatene”
L’associazione si è dedicata a fare conoscere alle nuove generazioni la storia più recente e nascosta del nostro Paese con particolare attenzione alle stragi degli anni 1992-1993 ed alle vicende che hanno portato alla sparizione dell’Agenda Rossa di Paolo Borsellino.
Il programma dell’iniziativa culturale dell’Associazione punta a sviluppare all’interno delle scuole e nei territori un percorso basato principalmente su due mostre di fumetti capaci di promuovere cultura storica, legalità e impegno civile. La prima mostra di fumetti “1,10,100 agende rosse .., quale democrazia” narra di uomini e donne che per impegno, passione civile e spirito di servizio, nella ricerca continua della verità, hanno messo in gioco la loro vita per rendere il nostro Paese più libero e più democratico. La seconda, “1,10,100 Donne e Uomini che ..” , racconta invece le storie di chi ha contrastato la mafia e la cultura mafiosa in tutte le sue forme.
Nella primavera del 2019 in collaborazione con il Museo del Fumetto di Milano l’associazione ha dato vita in oltre sei settimane una ampia rassegna di fumetti dal titolo “MilaNOmafia” che ha visto la partecipazione di numerosi ospiti tra cui fumettisti e testimonianze di impegno civile. Forti delle tante emozioni vissute nel confronto con i giovani, a settembre 2019 l’Associazione lancia con l’avallo del MIUR il suo primo concorso nazionale: “Il Fumetto dice No alla mafia” dedicato ad Attilio Manca al quale aderiscono oltre 365 Istituti Scolastici e Comunità aggregazione giovanili, ricevendo più di 600 fumetti inediti . Incoraggiati da tale importante risposta l’associazione ha lanciato, sempre con l’avallo del MIUR , due ulteriori concorsi per l’anno scolastico 2020-2021:
“Fumetti e cartoni dicono No alla mafia”e “ 1,10,100 ninne nanne, filastrocche , fiabe e giochi per dire No alla mafia” rivolto a tutti i livelli scolastici e che si pone l’importante obiettivo di coinvolgere per la prima volta gli Asili Nido. L’intento è quello di realizzare un’importante e coinvolgente ricerca storiografica capace di recuperare le tradizioni educative orali attraverso il collegamento ed il confronto con le generazioni più distanti e realizzare ogni tipo di elaborato illustrato che dica No alla cultura mafiosa.
Numerose sono inoltre le sinergie tra soggetti collettivi, enti ed associazioni impegnati nell’azione di contrasto alle mafie ed alla corruzione creando ed organizzando collaborazioni e progetti di attività civili e sociali, e favorendo la nascita di reti di associazioni ed enti così da rendere più incisive le azioni intraprese.
Peppino Impastato
"Se si insegnasse la bellezza alla gente, la si fornirebbe di un’arma contro la rassegnazione,
la paura e l’omertà."